MSY Arenui

MSY Arenui

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Il vero Pinisi del lusso, MSY Arenui è un boutique liveaboard di 43m che ha ottenuto la sua fama grazie ad un servizio eccezionale a cinque stelle con la massima attenzione per ogni particolare. Arenui pianifica le crociere per immergersi durante tutto l’anno nei più affascinanti siti di immersioni da Komodo, al Mar di Banda e al Raja Ampat.
La filosofia di Arenui è che una vacanza subacquea non dovrebbe creare fatica o pensieri ai clienti, ma offrire un’esperienza unica completamente coccolati nel lusso.
Le 8 sontuose cabine sono distribuiti sui due ponti, sul ponte superiore 2 Master Suites doppie con letto matrimoniale king-size, 2 cabine DeLuxe doppie con letti affiancati e nel ponte inferiore 4 cabine DeLuxe ad uso singola, doppia o tripla, ideali per le famiglie. Tutte le cabine sono arredate con un tema specifico e dispongono di una vasta gamma di prodotti artigianali e tessuti provenienti da diverse regioni dell’Indonesia. Ogni cabina, la più piccola di 17 metri quadrati, dispone di bagno privato, mini bar, cassaforte e aria condizionata regolabile autonomamente. Gli ospiti potranno cenare gustando piatti di cucina internazionale e locale preparata da rinomati chef. Oltre al bellissimo ristorante interno, completamente climatizzato, Arenui vanta un ristorante all’aperto per un’esperienza culinaria unica al mondo. Sul ponte principale inoltre è allestita un’ampia area esterna per prendere il sole e rilassarsi con un massaggio e trattamenti benessere. MSY Arenui accompagnerà i subacquei più esigenti nelle zone più remote dell’arcipelago indonesiano per offrire immersioni spettacolari e servizi dedicati. L’ampia zona diving, camera room e zone risciacquo insieme allo staff cortese ed esperto permetterà di svolgere le giornate d’immersioni in totale relax per una crociera unica al mondo.

Le immersioni a Raja Ampat sono spettacolari; gli scienziati l’hanno definita come il cuore del triangolo d’oro della biodiversità marina del mondo; troverete oltre 1400 specie di pesci, oltre 600 specie di coralli duri diversi che rappresentano il 75% di tutte le specie del mondo. Qui c’è proprio tutto, dalle piccole creature speciali per la macro fotografia fino allo squalo tappeto (Wobbegong),  all’endemico squalo che cammina (Epaulette) e a banchi di pesce stanziale vicino al vecchio pontile, perfetti per il grandangolo.

Melissas’s Garden – Forse una delle immersioni più belle di tutta la crociera ed una delle preferite dal comandante Ricard. Situata nei pressi dell’Isola di Gam, a ovest di Waigeo. Si ormeggia nella pass tra due isole che formano un piccolo arcipelago. Nuotando placidamente sul plateau a pochi metri dalla superficie si può ammirare in tutta la sua grandiosità la ricchezza di questo mare. Distese di coralli duri fanno da casa a Wobegong e gattucci, ed un costante movimento di pesciolini di barriera, cercando di sfuggire ai loro predatori, danno vita ad un balletto coloratissimo. Di notte poi sa offrire il meglio di se quando la miriade di crinoidi escono dai loro rifugi e in balia della leggera corrente si nutrono del plancton che trasporta.
The Passage – Un fiume di acqua marina che scorre tra due piccole isole completamente ricoperte da mangrovie, che estendono le loro radici fino all’inizio della parete. Allo scenario già suggestivo dell’immersione, si aggiunge una grande quantità di piccoli alcionari che ricopre il fondo e le gorgonie che tappezzano completamente le pareti, sembrano scorrere al nostro fianco, mentre la corrente ci trasporta alla fine del canale. Fermandosi nelle piccole insenature è curioso osservare come i pesci arcieri si guadagnano il pranzo, colpendo con frecce d’acqua gli insetti che sorvolano la superficie. Un vera chicca per tutti i foto/video sub.
Waterlogged – Probabilmente la più bella immersione notturna di tutte le Raja Ampat. Spostandosi a nord, oltre l’Isola di Batang, ormeggiati in una bellissima laguna, ci si immerge scendendo lungo una parete costellata di gorgonie, spugne e alcionari, e dove migliaia di microrganismi trovano riparo al loro interno e nelle numerose grotticelle che si aprono sulla parete. “Gost pipe fish”, pesci foglia, cavallucci marini pigmei oltre a granchi e gamberetti, nascosti tra i coralli aspettano solo di essere notati; un occhio attento è però necessario per scoprire questo meraviglioso micro mondo sommerso.
Palau Wai – Relitto del P47 Thunderbid – Per gli amanti dei relitti, Iran Java sa offrire due immersioni molto interessanti. Durante la II° Guerra Mondiale due P47 Thunderbird, a causa della mancanza di carburante, in un sorvolo a bassa quota hanno ammarato a poca distanza tra loro. Sono perfettamente conservati grazie al lieve impatto con il mare. A causa della differente profondità non è possibile ammirarli in una sola immersione. Il primo si trova a circa 25 metri e il secondo a 35. Quasi completamente ricoperti da alcionari e spugne, sanno regalare numerose emozioni.

 

Laha 1 – A venti minuti di navigazione da Ambon ecco una delle “muck dive” più famose, nota fra l’altro per l’incontro assicurato con i pesci mandarino, piccoli dragoncelli multicolore che sembrano dipinti a mano. Ci ha felicemente sorpreso l’averli incontrati praticamente in qualsiasi ora del giorno: abbiamo avuto la fortuna di vederne tanti tra i coralli morti dove sono soliti abitare, intenti a danzare davanti ai nostri occhi senza che la nostra presenza sembrasse disturbarli più di tanto. Nei piccoli buchi tra i coralli e tra le lunghe spine dei ricci Diadema, insieme ai mandarini, si rifugiano anche tanti pesci ago fasciati in piccoli gruppi. Come in tutte le altre immersioni, durante il nostro “passeggio” sottomarino abbiamo potuto vedere pesci cobra e scorpione di diversi tipi e misure così come murene grandi e piccole che spesso condividono la tana con bei gamberetti pulitori, pesci trombetta e pagliacci negli anemoni.
Abbiamo avuto occasione di vedere le murene nastro azzurro in tutte le diverse fasi di crescita: gli immaturi, di color nero con la lunga pinna dorsale gialla; le giovani femmine inconfondibili per il vivace colore blu elettrico del corpo lungo e stretto; infine le femmine più anziane completamente gialle.
Nel fondo sabbioso si accumulano bottiglie di vetro, latta ed altra “immondizia” che ospitano un gran numero di pesci e di altri esseri che trovano qui un valido rifugio. Ad un tratto, velocissimo, un piccolo blennide nero si è affacciato dal collo di una bottiglia piena di incrostazioni, ormai parte integrante di questo ambiente sottomarino.
Anche se ci troviamo sotto al pontile di un piccolo porticciolo mercantile, la visibilità è discreta e l’acqua limpida.

Laha 2 – Senza dubbio uno dei migliori luoghi d’immersione per la macro. Invertendo la rotta verso il resort, è la prosecuzione del sito di cui abbiamo parlato in precedenza. Qui il reef s’inclina a partire dai due metri di profondità, coperto da pochi semplici coralli e da un substrato di pietrisco. Sul letto di sabbia sono presenti crinoidi, ricci di mare e tunicati.
Mimetizzati sul fondo, capita anche di trovare sogliole di diverso tipo e rombi ocellati, con una colorazione vistosa dalle incredibili capacità mimetiche. Abbiamo assistito anche al corteggiamento ed all’accoppiamento di due pesci scorpione, una scena davvero poco comune!
Un altro ospite abituale è il cavalluccio di mare: ce ne sono di diversi colori e misure (gialli, bianchi, marroni, rossi, ecc.) ed hanno uno sguardo dolce ed allo stesso tempo timido con il quale ci osservano intimoriti mentre provano a nascondersi dietro qualche alga o roccia, peraltro senza riuscirci.
Sulla sabbia incontriamo anche diversi esemplari d’anguille serpente, con la testa che spunta dal fondo, unica parte visibile durante il giorno. Sono dotate di una rigida coda a punta che permette loro di sprofondare rapidamente sotto la sabbia, nuotando all’indietro.
Anche le seppie sono numerose, quasi sempre in coppia o in gruppi. Abbiamo avuto la fortuna di vedere la bellissima seppia Flamboyant o Metasepia pfefferi, capace di mutare colore dal marrone scuro a colorazioni bianche, gialle e rosse che ricordano una fiamma in movimento. Abita in zone sabbiose con rifiuti di ogni tipo. Abbiamo incontrato anche un paio d’esemplari di pesci fantasma di colore marrone, uno dei quali era fermo sopra una foglia dello stesso identico colore: era davvero difficile distinguerli! Sono anche numerosi i diversi tipi di paguri (Dardanus pedunculatus, Dardanus megistos), granchi e gamberetti simbionti tra cui molti gamberetti di Ambon, gamberetti pulitori.  Abbiamo infine ammirato anche qualche pesce civetta (Dactylopteridae) che nuotava con le ali aperte, scappando via a gran velocità appena percepita la nostra presenza.

Dj Point – E’ un altro punto d’immersione veramente meraviglioso, molto simile a Laha 2, così vario e ricco di biodiversità marina da consentirci di scoprire un’infinità di piccoli esseri che abitano nella sabbia, negli anemoni, nei crinoidi. Appena immersi, la nostra attenzione è stata subito attratta da un giovane pesce pipistrello zebra con le pinne dorsali ed anali molto lunghe ed una colorazione bianca e nera a zebra che lo mimetizzava perfettamente con il crinoide che lo ospitava. Un’altra “nuova” scoperta è stata il pesce diavolo spinoso, una specie che utilizza i raggi liberi delle pinne pettorali per camminare sulla sabbia. Questa caratteristica, insieme ai raggi molto velenosi della spina dorsale ed alle ali laterali colorate che apre di fronte al pericolo lo rende molto particolare. Abbiamo potuto vederlo sotterrarsi sotto la sabbia e sparire quasi completamente davanti ai nostri occhi. Sorprendente è anche il pesce Pegasus volitans o Slender Sea Moth: appare a prima vista come un ‘uccellino sottomarino’, con tanto di becco ed ali. Si tratta di un piccolo pesce di fondo che vive nella sabbia in cui si mimetizza molto bene. I pesci di questa specie si muovono strisciando con le pinne ventrali e pettorali e si possono spesso incontrare in coppia.
Oltre ai Pesci Pegaso, qui vivono anche numerosi ed affascinanti Frog Fish, della famiglia degli Antennaridi, di diverse specie e colori. Il loro nome, “frogfish”, è dovuto alle loro pinne pettorali che hanno l’aspetto di vere e proprie zampe palmate.
Questi pesci scelgono accuratamente i posatoi dove stazionare, preferibilmente spugne a candelabro, di cui riproducono il colore alla perfezione. I Frog Fish sono facilmente rintracciabili perché una volta scelto il posatoio, raramente lo abbandonano. Noi ne abbiamo visti di tutte le dimensioni e di diversi colori: arancione, giallo, bianco e nero. Come in tutte le altre immersioni, anche qui abbiamo potuto osservare nudibranchi di diversi tipi, pesci cobra, pesci scorpione, murene, ghiozzi, blennidi, gamberetti simbionti, seppie ed anche calamari. Di quest’ultimi, abbiamo incontrato un intero gruppo di 7 o 8 esemplari che custodivano un gran numero di uova.

Middle Point – Un altro sito ottimo per le “muck dive”. Si trova, come i precedenti, a pochissimi minuti dal resort. Anche qui abbiamo visto la maggior parte delle “creature” già nominate fino ad ora, che formano parte di questo meraviglioso habitat sottomarino: numerosi nudibranchi soli o in coppia e con addirittura le loro uova che formano una specie di maglia a forma di fiore. Ed ancora diversi tipi di “ciprea delle gorgonie”, gamberetti simbionti, gamberetti pugili, gamberetti pulitori, ghiozzi, qualche esemplare di “jawfish” e blennidi.
Abbiamo potuto ammirare anche tante “squille pavone”o gambero mantide che di giorno fuoriescono dalle piccole tane dove abitano per mostrarci gli occhi mobili e meravigliosi, mentre di notte diventano invece predatori veloci ed attivi. Hanno una vivacissima colorazione che ne fa una delle specie di crostacei più colorate al mondo.  Bello anche l’esemplare giallo di “Pesce Scorpione dalle pinne corte” o Dendrochirus brachypterus che ci nuotava davanti: era veramente spettacolare, con una livrea gialla molto particolare. Un altro soggetto molto comune in questi luoghi è il riccio di fuoco che, nonostante abbia dei corti aculei molto velenosi, ospita spesso il granchio zebra (Zebrida adamsii) ed il gamberetto comensale (Periclemenes colemani)che solitamente puliscono ed eliminano dagli aculei una zona del riccio rendendola liscia ed abitabile.

Rhino City – Si tratta di un altro punto d’immersione molto vicino alla Baia di Ambon. Il suo nome è dovuto ad un gruppo di Rhinopias scoperte dalle guide locali tempo fa e che abitano questa zona da tempo. La nostra immersione si è rivelata molto interessante grazie all’incontro con un gran pesce rana di colore nero, con un pesce foglia scorpione di colore giallo vivace ed infine grazie alla straordinaria presenza di un grande masso roccioso a 15 metri intorno al quale abbiamo incontrato un grande pesce pietra completamente mimetizzato, un pesce foglia scorpione bianco con gli occhi verdi, un enorme pesce cobra e tantissimi gamberetti pulitori e pesci cardinale, un’incredibile esplosione di vita!
A fine immersione, a soli 3 metri di profondità, abbiamo trovato un’incredibile concentrazione di gamberetti di diversi tipi: gamberetti simbionti di Ambon, gamberetti pulitori gialli e rossi o Lysmata amboinensis, gamberetti rostrati ed anche gamberetti degli anemoni.
Anche qui abitano numerosi pesci diavolo spinosi ed esemplari di pesci lucertola. Uno di loro è risultato davvero curioso per le file multiple di denti in bella evidenza che gli conferivano un aspetto inconfondibile, si trattava del Saurida gracilis.

Ship Wreck – Si tratta di un’immersione alla scoperta del relitto di una grande nave di 60 metri di lunghezza, la cui parte più profonda si trova a 40 metri e la parte più alta a soli 15 metri dalla superficie. Il relitto è tappezzato di coralli morbidi, anemoni e spugne che lo rendono un reef meraviglioso. La nave brulica di vita: pesci di barriera che nuotano intorno e ci accompagnano nelle nostre immersioni, pesci angelo, azzannatori, grugnitori, pesci chirurgo, cernie ed anche qualche carangide. Moltissimi inoltre gli esemplari di specie più piccole: Frog fish, pesci pagliaccio, gamberetti, granchi e nudibranchi di grandi dimensioni.
Il relitto offre ambienti d’esplorazione molto speciali: oblò, corridoi, colonne ed il grande albero maestro, una specie di croce gigantesca molto singolare.

Amahusu E Pantai Parigi – Sono due siti che si trovano dall’altra parte della baia di Ambon. Qui si possono effettuare immersioni di vario tipo, da quelle “muck” a quelle di barriera. In quella a Pantai Parigi, a 22 metri di profondità, c’era una grande gorgonia che ospitava una famiglia di cavallucci pigmei bargibanti di dimensioni veramente minuscole. In entrambe le immersioni abbiamo ammirato un’infinità di nudibranchi di diversi tipi, ghiozzi, blennidi, pesci pagliaccio, gamberetti simbionti, pesci scorpione, palla, cobra, murene e murene nastro azzurro. Gli ospiti più speciali di Amahusu erano un pesce foglia scorpione di un colore rosa vivace, veramente spettacolare, ed anche 3 o 4 esemplari giovanili di pesci ago fantasma ornati che, con la loro straordinaria capacità mimetica, si rendevano quasi invisibili.  Inoltre abbiamo potuto vedere un nudibranco molto particolare, il Phyllodesmium longicirra, anche lui dotato di una gran capacità di camuffamento grazie ai suoi particolari colori: se non si conosce, si fa fatica a capire che si tratta di un nudibranchio!

Pulau Tiga – Procedendo nella scoperta dell’arcipelago delle Molucche ci si imbatte in un gruppo d’isolotti situato nella costa ovest dell’isola di Ambon. Qui abbiamo effettuato delle immersioni molto diverse da quelle che fatte dentro la baia: si tratta infatti di immersioni in corrente, nelle pareti coralline e nei canali dove si danno appuntamento grandi pelagici, attratti dalle forti correnti della zona. Tutto qui è ricoperto da coralli, grandi gorgonie e spugne che colorano il “reef”. Si susseguono canali, pareti e “corner” dove la corrente può essere davvero molto forte. Ci siamo lasciati allora trasportare da essa, ammirando le incredibili bellezze intorno a noi. Arrivati in questi “corner” o angoli, formati nelle estremità sottomarine delle isole, ci siamo agganciati al terreno per contrastare la corrente con un appropriato gancio e siamo rimasti per alcuni minuti ad osservare il blu, in attesa dell’arrivo di qualche squalo o di altri grandi predatori. Nella zona, di solito, si possono vedere grandi pesci pappagallo del corno, pesci napoleoni, carangidi in branchi numerosi, nuvole di barracuda e squali di barriera come i pinna nera o i grigi. I più fortunati, qualche volta, hanno incontrato persino qualche squalo martello. Lungo le pareti abbiamo nuotato vicino a tartarughe, gruppi enormi di pesci chirurgo, pesci angelo, farfalla, pesci pappagallo, pesci pipistrello, pesci scorpione, murene, aragoste, nudibranchi ed anche un serpente cobra marino. La nostra presenza non è sembrata disturbarlo affatto. In un masso roccioso, ricoperto di corallo e gorgonie, abbiamo visto anche un gran numero di pesci vetro che con la loro brillantezza illuminavano l’ambiente.

Possono anche essere organizzate gite su richiesta con pic-nic sulla spiaggia alle cascate di Batanta, alle isole Fam e Secret Lagoon, alla stazione di pulizia delle Mante, alla baia Mushroom e al Passage nelle mangrovie.

Raja Ampat corrisponde alla parte indonesiana (ed occidentale) della Nuova Guinea. E’ composto da un arcipelago formato da 4 isole principali (Misool, Batanta, Waigeo e Salawati) a cui si aggiungono altri 1.500 isolotti di varia grandezza. I fondali di quest’area rappresentano ormai una delle ultime ‘frontiere della subacquea’, un vero e proprio paradiso sottomarino ancora perfettamente conservato. Qui si trovano infatti i reef più belli dell’intera Indonesia, ricchi di coralli e gorgonie di ogni tipo tra i quali nuotano tartarughe, squali, frog fish, fucilieri, bump heads e moltre altre specie di pesci da scogliera. Ricapitolando: prendi un mare con il maggior tasso di biodiversità del pianeta, aggiungici un entroterra verde e lussureggiante in cui vivono ancora antiche ed affascinanti popolazioni ed ottieni così il Raja Ampat, una delle destinazioni più belle che un subacqueo possa mai sperare di visitare.

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